Murasaki no Bara no Yume  - Glass no Kamen  * Il Grande Sogno di Maya * Anime, Manga, Drama, World e Fanwork

A Scarlet Rose (II Version)

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LauraHeller
view post Posted on 26/4/2010, 16:12 by: LauraHeller
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Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.

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Metà dicembre
E’ davvero un momento delizioso, questo, intimo.
Il dono migliore per festeggiare il mio prossimo genetliaco.
E, se avessi l’età tua o quella di Sakurakoji, sarebbe perfetto.
Io che metto al bando il mio mezzo whisky per dividere una cola con te; tu che mi offri – dietro mia esplicita richiesta! – quei deliziosi taiyaki, che mi rimandano all’infanzia lontana e felice, quando non ero l’uomo di adesso, ma un semplice ragazzino.
Io, che, senza guardarti direttamente e come se ti parlassi da sempre, ti domando perché non guardi la Helen di Ayumi Himekawa; tu, che mi rispondi senza acredine, concentrata solo sul tuo personaggio e ignara del mondo che palpita intorno a te.
Vedi, Maya, hai persino dimenticato per un attimo chi è l’uomo che ti siede accanto.
Non potrebbe essere sempre così?
Mi hai detto – anche se per pura cortesia! – che trovi il mio aspetto “bello”, come sempre.
Non potresti, per una volta soltanto, pensarlo davvero?
E’ così difficile credere che Masumi Hayami - in fondo un ragazzo di soli venticinque anni – vorrebbe invitarti a cena o, semplicemente, dividere un biscotto con te?
Maya, io, così come ci troviamo adesso, ci starei tutta la vita.
Perché mi sento esattamente dove dovrei essere e penso che tu possa provare queste mie stesse emozioni, volendo.
Magari non ora, ma un giorno, tra qualche anno.
E, mentre ti sorrido, ringraziandoti della gentilezza, sento che allontanarmi soltanto di un passo e ridiscendere nel mio mondo mi procura un lieve fastidio, oltre che un senso di distacco inaccettabile.
Anche se, tra poco, il sipario si alzerà ed io tornerò a sognare che la tua interpretazione è solo per me, mi sento sciogliere dentro perché non è così che vorrei salutarti o augurarti buona fortuna.
Ma per ora gli dèi mi riservano questo: la possibilità di sorriderti e mostrarti per un decimo di secondo la malinconia di un uomo che ti ama, Maya, e sa di non essere riamato per quel che è, ma solo come il “devoto” ammiratore, un fervente, pazzo, innamorato ammiratore.
E mi si incrina la voce.
Sì, ragazzina, io ti invidio.
Se fossi come te, se godessi del tuo vivere libero e appassionato, sfiderei il mondo ed ogni squallida convenzione sociale per averti.
Subito. Senza aspettare.
Te l’ho detto e lo ripeto: i miei occhi precorrono i tempi ed io vedo già la mia donna di domani, l’unica donna che vorrei al mio fianco.
Hai visto il mio regalo, nel foyer? Ho chiesto alla signora Kaybara di mettere nella composizione tutte le rose scarlatte che riusciva a reperire nell’arco di un miglio.
Rendono l’idea di quanto tu sia importante per me, Maya? Agli dèi chiedo solo una cosa, una soltanto: che tu possa rivolgere a me quello sguardo di amore e devozione che colgo ogni volta che avvicini al petto una delle mie rose.

Gennaio

L’ultima rappresentazione di Anna dei Miracoli è stata un gran successo.
Per l’occasione, ho lasciato l’Armani nero in armadio e optato per una mise più giovanile: una giacca dal taglio sagomato, una fusciacca di seta variopinta al posto della cravatta. Solo uscendo, mi sono accorto di avere indossato una tovaglia da tavola al posto della camicia.
Ma ormai era tardi per cambiarsi e sono corso da te.
Per salvarti non una, ma due volte.
Dalla veemenza dei tuoi fan idioti, che, ronzandoti intorno come api sul miele, hanno finito per buttarti addosso una colonna decorativa – mi duole ancora la spalla, accidenti a loro! – e dalle grinfie di due manigoldi senza scrupoli che si spacciavano per agenti teatrali. Non te ne sei accorta neanche, ma essi stavano cercando di trascinarti nelle loro scadenti produzioni per oscurare il tuo astro nascente.
Come fai a non persuadertene? E, addirittura, mi urli contro che essi “volevano solo offrirti un lavoro”!
A tal punto arriva la tua ingenuità di ragazzina?
Oppure hai detto loro che ci avresti pensato seriamente solo perché mi avevi visto arrivare?
Maya, sei così cieca, quando si tratta di me! Giri la chiave nella toppa e spranghi le porte della ragione.
Sei candidata ad un premio dell’Academy e, se vinci, sarai mia.
Più di quanto lo sei adesso. Sempre di più.
Lo vincerai, lo sento e crescerai qui, alla Daito Art Productions, sotto il mio sguardo vigile. Ragazzina, è inutile opporsi adesso.
Il destino non si cambia. E se l’essere uomo mi procura dubbi, allora sarò soltanto Masumi Hayami, il manager inflessibile, così sarò certo di averla vinta, con te.

Fine gennaio
Ce l’hai fatta. Il premio per la migliore attrice non protagonista è tuo. Ed hai una rivale. Non una nuova, ma quella di sempre e, stavolta, vi contenderete La dèa scarlatta.
Le cose cominciano a girare in favore della Daito, perché chiunque di voi vinca, io acquisirò quei diritti. Chigusa Tsukikage crede, con l’uscita di questa sera, di essere al riparo dalle mie macchinazioni, ma non è così. La lascio adagiare sugli allori perché anche lei mi serve: deve istruire le due future dèe e solo la più grande interprete del Dopoguerra può farlo.
Dopo la proclamazione dei vincitori e le dichiarazioni della tua sensei, te ne stai in disparte, ritta nel tuo semplice abito blu, ignorata dal mondo.
Provo ad avvicinarti, ma una vecchia baldracca mi piazza davanti la sua pupilla nel tentativo di raccomandarla a me. Io continuo a fissare solo te e tu continui a guardare il pavimento.
Non è così che voglio vederti, Maya!
Tu sei una stella e, adesso, io verrò ad invitarti a danzare con me questo valzer.
Perché mi guardi stupita?
Ti ho detto che è una buona pubblicità, farti vedere al fianco del giovane Presidente della Daito, ma tornare a toccarti, dopo quella volta a Nagano, e guidarti nella danza – una delle tante cose che, non essendo ancora donna, non conosci – mi procurano un piacere sottile.
Sono un pazzo.
Le note e l’alcool mi stanno dando alla testa.
E’ meglio ironizzare come al solito, ma il tuo tentativo goffo di liberarti di me sortisce l’effetto contrario e così finisci per abbracciarmi.
Dèi, fermate la mia vita in questo istante!
Scappo via, dandoti della ragazzina inesperta in trame amorose, ma qualcuno mi bracca e non è la mia coscienza.
E’ Mitzuki, senza aria saccente stavolta. E’ addirittura preoccupata. E mi dice che la mia tenerezza, risvegliandosi, rischia di non poter essere arginata a lungo.
Che cosa dice? Io non so neanche cosa sia la tenerezza!

Febbraio
Un altro punto a mio favore. La signora in nero, complice forse la demenza senile incipiente, mi ha chiesto di mettere sotto contratto Maya.
Non mi chiedo perché: immagino che tutto ciò che non riguardi La dèa scarlatta, compreso il mantenimento e l’istruzione di Maya, non le interessi direttamente.
Ho la ragazzina, finalmente. Ha strepitato un po’, incapace di credere che la sensei le abbia riservato l’ennesimo colpo basso, ma, alla fine, ha accettato.
Lo Splendore del Cielo sarà davvero un magnifico teleromanzo e la Daito crescerà sempre di più. Ho disposto che la mia segretaria diventi il manager di Maya e che viva a stretto contatto con lei in un appartamento del Kid’s-Studio.
Che ti succede, Masumi, sei tornato ad essere l’uomo freddo di un tempo? Oggi pensi solo alla macchina commerciale e allontani ogni sentimento che riguardi Maya con la stessa scaltrezza con cui dirigi i tuoi affari.
No, è la mano che ti brucia ancora.
Hai messo la tua ragazzina nelle mani di Mitzuki perché costei era diventata così invadente da sbatterti in faccia le tue debolezze di uomo. La zelante segretaria ha persino osato farle recapitare una rosa scarlatta per convincerla a firmare il contratto con la Daito.
Tutto senza chiedermi alcunché.
E’ inaudito!
Mi vuol forse far capire che il sentimento può rendermi vulnerabile e che chiunque, sapendo, potrebbe profittarne? Lo so che non ha torto: Maya è così giovane, ma presto crescerà, così ha detto. Basta non fare passi falsi fino ad allora.
E allora perché non riesco a guardarti, ragazzina? Sono venuto alle prove incapace di resistere, ma, adesso, mi vergogno di incrociare il tuo sguardo e non riesco neppure ad ironizzare come faccio sempre.
Innamorato.
Questa parola, fino a ieri nascosta tra i più intimi pensieri, mi faceva sorridere di tenerezza, ma ora la temo.
Cosa sei disposto a fare, per amore, Masumi Hayami?

Indefinito Marzo

Dove sono?
Mi è caduto un macigno sopra il cuore.
Lei ama!
Maya è innamorata di un idolo dei teen-ager, un attore belloccio e sorridente che recita al suo fianco nel teleromanzo MBA. Mitzuki ha chiesto di lasciare definitivamente i suoi impegni alla Daito per star dietro alla ragazza, che commette un passo falso dietro l’altro.
Shigeru Satomi. Cosa diavolo avrà che io non ho?
Sono due adolescenti, vogliono vivere il loro sentimento alla luce del sole. Faranno quel che fanno tutti i ragazzi della loro età, con impazienza e senza pensare.
Ragazzina, fermati, ti prego!
Aspettami!

Marzo, primi di Aprile
Mitzuki ha detto a Maya che pensare all’amore, ora come ora, non le è concesso. Tra l’altro, stiamo preparando il ritorno di Haru Kitajima a suon di fanfare per fare in modo che, dopo il previsto debutto al cinema, la notorietà di Maya diventi granitica.
La mia segretaria ha espresso dubbi sulla correttezza delle mie scelte: non è lecito tener nascosta a Maya la verità su sua madre, anche se si tratta “del suo bene”, ma io non torno indietro, vado avanti come un tir in corsa.
Perché sto così male?
Se la persona che le è vicino fosse il solito Sakurakoji, cambierebbe qualcosa?
No, non cambierebbe nulla.
Il punto è che sta crescendo ed io sono la persona più distante da lei che esista al mondo! E sono divorato dall’ansia di perderla.
A proposito di Yuu Sakurakoji, oggi si è verificato un episodio che ha del grottesco: è venuto alle prove per vedere Maya ed è rimasto sconvolto nel constatare l’affiatamento tra lei e Satomi. Così, io e lui, “innamorati” respinti, abbiamo assistito impotenti al montaggio di una scena che, volentieri, avremmo fatto a pezzi.
Maya, cosa posso fare per te, ora?
E per sanare il mio cuore sanguinante?
Solo adagiare sul tuo sonno inconsapevole questa coperta, amore mio.
Solo questo.

Indefinito Aprile
Sono finite le riprese di Giungla Bianca, il tuo primo film, e la Daito ha festeggiato l’avvenimento con un party in tuo onore. Io sono arrivato coi camerieri, nervoso come una corda di violino al pensiero di incontrarti.
E’ passato un mese da quando ho saputo di te e Satomi. Poi tutto è caduto nell’oblio, come Mitzuki ha disposto che fosse (per me). Mi sento sereno come chi ha di nuovo il campo libero e brindo alle tue metamorfosi interpretative, o genio della recitazione!
E mi godo il tuo sguardo sognante, quando il fattorino ti recapita le mie rose scarlatte.
Chi è Shigeru Satomi davanti all’ammiratore segreto, davanti a me, Masumi Hayami?
Guardami, pivello, per quanto benestante tu possa essere non potresti mai permetterti quello che io posso offrirle. E, soprattutto, quello sguardo, i suoi larghi occhi azzurri, appartengono a me.
Sono io che le sto appuntando una rosa sotto il mento.
E sarà così, anche negli anni a venire!
Non capisco cosa tu sia venuto a fare e chi ti ha invitato. Sei molesto, Satomi, vattene, non osare distrarla mentre lei sta pensando a me.
Non osare…
Non…non…
C’è buio, d’improvviso.
O sono i flash continui a provocare macchie scure alla mia vista annebbiata.
Non ho capito cosa ha detto quell’attoruncolo.
Cerco Mitzuki, ma tutto ciò che vedo è la sua faccia sconsolata che ormai nulla può fare per fermare il proiettile.
Ha detto. Lui ha detto: “Mi piace Maya Kitajima”
Coglione, non sei neppure capace di dire che l’ami.
(ma neanche tu, Masumi)
Ha risposto. Lei ha risposto: “Mi piace Shigeru Satomi”
(Mi piace Shigeru. Mi piace Shigeru!!!)
Il mio cuore è andato in pezzi come il calice che stringevo forte da diversi minuti.




Continua…
 
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