Prendo spunto dal bellissimo commento di Emer alla mia fiction attuale per avviare una discussione nuova, avente per tema la psicologia di ciascun personaggio.
Inauguriamo una „galleria di immagini mentali“ e partiamo proprio dalla cozza, tanto „invisa“ a tutte noi!
CITAZIONE (Emer Kenobi @ 1/7/2010, 11:41)
Bellissima anche questi nuovi pdv laura! la prima volta me li ero davvero persi. forse è vero che sono un po' meno miuchiani, ma l'originale è un classico shoujo vecchio stampo quindi di per sè più lezioso ed edulcorato, mentre il tuo è uno stile da romanzo contemporaneo, più crudo e realistico. ma, a mio avviso, lo spirito dei persnoaggi rimane, specie Ayumi...è lei!
Con Shiori hai calcato molto la mano (mamma mia che brividi la scena della torta! è una pazza furiosa!)ma è anche vero che pure l'originale ha un che di malato, specie nella svolta che le sta dando la Miuchi e soprattutto c'è davvero un abisso tra lei ed Ayumi per come vivono la loro nascita privilegiata e il concetto di rivalità e ricerca di realizzazione personale.
C'è anche da dire che le loro famiglie, pur essendo entrambe altolocate, sono profondamente diverse.
Hai colto nel segno, Emer.
La follia di Shiori da me descritta, però, è, sì, caricaturale,
ma solo rispetto al manga, dove è tracciata in modo annacquato,
ma <è realtà>.
Probabilmente, è intento della Miuchi non oscurare gli altri personaggi.
Ma, per me, è sempre stato un tratto decisivo, ciò che mi ha <confortato> nell‘immaginare ogni lieto fine possibile (anche quello dell‘autrice).
Non ho studiato psicologia, ma ho letto che la follia latente, quella che si manifesta attraverso autocommiserazione e gesti di autolesionismo, talvolta, sfocia in episodi di una certa gravità.
Aggravati da contesti familiari in cui vige eccessiva condiscendenza.
Nel caso di Shiori, poi, il <lato creativo> della sua personalità è stato completamente sacrificato: che la Miuchi la descriva come una ragazza che coltiva i fiori in serra è emblematico. Ella non conosce l‘aria aperta né la gioia che deriva dall‘immaginare una vita diversa. Tutto è <conchiuso> tra le rassicuranti mura della casa del nonno, dove tutto è <sì>.
Suona il koto, antico strumento a corde giapponese.
La tradizione è un conforto per questa ragazza che vive a cavallo tra due secoli tanto diversi, in cui si passa dal primo televisore al lancio sulla luna, fino ad arrivare ad internet.
Ed ella sembra davvero racchiudere in sé miriadi di contraddizioni inesplose.
Shiori è una ragazza che, secondo quanto scritto nel manga, soffre di anemia perniciosa.
Ma il suo problema non è solo fisico.
Invero, appare come una donna senza perché.
Le uniche domande che si pone riguardano l‘album di foto scorto nella libreria del fidanzato.
Una donna sana che si accorge dei sentimenti del fidanzato per un‘altra va da lui e domanda spiegazioni.
Lei No.
Shiori, da quel momento, "lavora" per danneggiare la rivale.
Minaccia di strappare Maya dal cuore del „suo“ uomo.
Masumi, quindi, è visto come un oggetto, esattamente come una bambola o un vestito nuovo.
Ella non si rende conto e non si pone neppure il problema del perché il suo fidanzato non senta la necessità di un contatto fisico.
Non lo sogna neppure ed è questo l‘assurdo.
Laddove Maya e Ayumi appaiono ragazze sane, piene di prospettive e di passione e gli stessi Yuu e Masumi hanno una mèta da raggiungere, Shiori resta quella che è e, quindi, umanamente indietro.
Per lei è scontato che Masumi le dirà di sì.
Così fanno i giapponesi d‘onore.
Ora tocca a voi, ragazze!
Che mi dite di Shiori?